I decessi in ospedale e la scelta dell'impresa Funebre Usi e mal-costumi delle Direzioni Sanitarie La scelta dell’ impresa funebre cui affidare il servizio delle esequie deve essere “sempre assolutamente libera”, questo vale anche per i decessi che avvengono nelle strutture sanitarie.

Poter scrivere sulle pagine di questa rivista è per me un onore ed un grande piacere, con l’occasione vorrei seguire la scia dell’articolo scritto lo scorso mese, trattando una materia a me cara, che fu argomento d’esame durante il mio corso di studi in storia presso l’Università di Pisa: “L’ Antropologia della morte e del lutto”.

Un tempo quando una persona moriva la si teneva in casa per la veglia, le visite di parenti e amici. In alcuni luoghi, soprattutto nel sud Italia, si usa ancora così, in altri invece si preferisce spostare questi momenti lontani dalle mura domestiche per vari motivi, sia organizzativi e di spazio che puramente emotivi.

A volte un lutto ci coglie del tutto impreparati, altre volte può capitare si esservi più preparati ma, in ogni caso, abbiamo bisogno di qualcuno che, con sensibilità e professionalità, ci aiuti a capire quello che c’è da fare. Svolgere le pratiche burocratiche necessarie, organizzare il rito funebre, informarsi presso i cimiteri. Sono tutte incombenze necessarie, eppure faticose per chi ha appena perso una persona cara.

Da oltre 50 anni Ofisa è conosciuta in tutto il territorio fiorentino per i servizi offerti, la professionalità e la cura che prestiamo al nostro lavoro e all’assistenza alle famiglie. Da sempre mettiamo tutto il nostro impegno nell’ascoltare, guidare, consigliare e organizzare tutto ciò che segue il decesso di una persona, cercando il più possibile di sollevare i familiari dalle incombenze organizzative e burocratiche e alleggerire, almeno in questo senso, il peso della loro perdita.